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GUIDA ALLA SCELTA

Piani cottura

IL RUOLO DEL PIANO COTTURA
Il piano cottura è un elemento piuttosto visibile, per cui caratterizza in maniera decisa l’aspetto e l’atmosfera di una cucina.

VIENE SCELTO SIA PER LA SUA ESTETICA SIA PER LA TIPOLOGIA PERCHÉ A SECONDA DEL SUPPORTO TECNICO CAMBIANO LE PRESTAZIONI E DUNQUE I RISULTATI AI FORNELLI. L’ULTIMA, AMATA, EVOLUZIONE È IL PIANO A INDUZIONE, MA RIMANGONO SEMPRE ATTUALI QUELLI A GAS, ELETTRICI E IN VETROCERAMICA.

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Consigli e guide piani cottura slider 1 - Doimo Cucine
Consigli e guide piani cottura slider 2 - Doimo Cucine
Consigli e guide piani cottura slider 3 - Doimo Cucine
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Consigli e guide piani cottura slider 3 - Doimo Cucine
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Tipologie di piani cottura Ognuno con le proprie peculiarità, da scegliere in base ad estetica e funzionalità.

Piani cottura a gas
Sono i più diffusi ed economici, composti da fuochi di varie dimensioni, facili da regolare. Possono essere in acciaio inox, in acciaio smaltato o in vetro. L’acciaio inox è il più delicato e richiede una pulizia costante, quello smaltato dispone di vari tipi di colori e finiture, quello in vetro, detto anche “cristallo”, è il più facile da pulire perché il piano non si surriscalda e quindi eventuali schizzi non bruciano. I piani cottura a gas non brillano per efficienza energetica ed è consigliabile acquistare i modelli provvisti di spie che segnalano se rimangono accesi.

Piani cottura a induzione
Funzionano a energia elettrica tramite campi magnetici. Tutto il calore prodotto si concentra sulla pentola senza dispersioni, i tempi di cottura si riducono di molto, c’è un minor pericolo di scottature, si spengono in automatico quando non sentono più il peso della pentola che non rischia mai di rovesciarsi perché la superficie è piana, la pulizia è davvero facile. Per contro richiedono pentole adatte con fondo ferroso, in alcuni Paesi un contratto elettrico di potenza superiore alla media per l’utilizzo di più elettrodomestici in contemporanea e hanno un costo più importante degli altri.

Piani cottura in vetroceramica
Funzionano a elettricità scaldando una resistenza circolare che riscalda un piano cottura in vetroceramica. Hanno una efficienza energetica minore di quella dei piani cottura a induzione, richiedono pentole dal fondo perfettamente piatto e non sono sempre economici, anche se ciò dipende molto dagli accessori scelti. Sono facili da pulire, dotati di spie che segnalano se il piano rimane acceso e, vista la superfice liscia, non c’è rischio che le pentole si rovescino.

Piastre elettriche
Di solito sono almeno quattro piatti, di diversa potenza, comunque regolabili, anche se la regolazione non è immediata. Il prezzo è contenuto e funzionano a elettricità.

Sistema domino
Per i più esigenti, la possibilità di usare tipi di piano cottura diversi a seconda della preparazione da eseguire. È un piano cottura su misura, composto di singoli moduli, per esempio gas e induzione e magari anche friggitrice o vaporiera a incasso.

Installazione dei piani di cottura

I piani di cottura possono essere installati sopra-top quando piano cottura è appoggiato sopra il top del mobile. Si dice invece filo-top quando il piano cottura è incassato nel top del mobile creando un unico piano.
Lavelli da cucina icona 2 - Doimo Cucine Sopra-top
Lavelli da cucina icona - Doimo Cucine Filo-top

Dimensioni

A seconda della tipologia scelta e della quantità di moduli desiderati si può variare da piani cottura piccoli, da 30 cm, per cucine di servizio, ai più comuni piani cottura da 60 cm, fino a quelli da 75, 90 o 120 cm

Posizionamento dei piani cottura

Dov’è l’allacciamento?
Il piano cottura deve essere alimentato. Se funziona a elettricità basta una presa elettrica e quindi è facile; se invece è a gas bisogna verificare la posizione del tubo di allacciamento che può essere un minimo variata usando una prolunga.

Dov’è l’uscita fumi?
La cappa d’aspirazione completa il piano cottura ed è essenziale per far durare di più la cucina. I classici modelli di cappa integrata nel pensile o cappa a muro hanno l’uscita a parete, mentre è a soffitto per cucine con configurazione a isola o penisola. Per i piani a induzione e in vetroceramica, dove non c’è fiamma, è possibile anche prevedere la cappa a scomparsa nel piano, posta dietro, a fianco o addirittura integrata nel piano cottura.

Qual è il flusso di lavoro?
Il piano cottura dovrebbe trovarsi vicino al forno per creare un’unica zona cottura e disporre da entrambi i lati di top per appoggiare e lavorare. Ancora meglio se è posizionato di modo che sia naturale passare dal lavello, al piano operativo, al piano cottura e quindi alle colonne con forno e dispensa. In questo modo si agevola chi cucina permettendo movimenti naturali ed efficienti.

Piani cottura ad angolo
La soluzione ad angolo, più usata nelle cucine classiche che in quelle contemporanee, è in genere sconsigliabile perché richiede di usare in una posizione particolare una base con la parte superiore lasciata vuota per l’appoggio del piano cottura, facendo correre la giunzione a 45° dell’angolo proprio verso il piano cottura, aumentando così le possibilità di infiltrazioni d’acqua e vapore.Distanza dei piani cottura dalle colonne. Per aumentare la durata delle colonne, è meglio non mettere i loro fianchi a portata di schizzi di cibo e vapore eccessivo. Consigliati almeno 30 cm di distanza.

Prevedere gli schienali
Dietro al piano cottura, ed eventualmente di lato se è in posizione ad angolo, è utile porre uno schienale, che può avere altezze diverse, per avere una superficie facile da pulire dagli schizzi, inevitabili mentre si cucina, e per proteggere il muro dai vapori.

Piani cottura L - Doimo Cucine

Materiali per piani cottura

Acciaio inox
È un materiale molto igienico e inattaccabile dalle macchie, ma non così forte rispetto ai graffi. Perfetto per un’estetica minimalista perché il piano di cottura può essere saldato sul top senza segni di giunzione. Richiede attenzione nella pulizia per evitare gli aloni.

Acciaio smaltato
È molto più facile da pulire dell’acciaio inox e può essere scelto in molti colori diversi, anche per abbinarlo alla tinta del lavello. Bisogna prestare attenzione a non sbeccare lo smalto.

Vetro
Da molti chiamato anche “cristallo”, il vetro è trattato per resistere a graffi e urti, è facile da pulire, non assorbe lo sporco e mantiene inalterata la propria bellezza.

Piani cottura L2 - Doimo Cucine
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